Descrizione: Ho scelto di condividere con voi un mio modo di "sconfiggere la paura". Attraverso l'arte, applicando l'estro come lampo creativo che fende la monotonia della clausura dovuta alla quarantena, esprimendo le mie riflessioni riguardo la situazione che coinvolge e intacca il senso stesso di "umanità". L'arte, che sia esigenza espressiva o nutrimento per l'intelletto, diventa così una forza consapevole e perseverante per cui l'individuo opera al conseguimento di un fine, resistendo alle avversità della fortuna. Non a caso il titolo dell'opera è "VIR", In quanto radice, oltre che della parola "virtù", anche di altri due termini particolarmente risuonanti nella situazione attuale e appartenenti entrambi all'ambito biologico. "VIR" sta per "uomo", e ne connota la "forza", ma si contrappone al tanto odiato termine "virus", così piccolo, invisibile, ma capace, in natura, di distruggere l'altro. L'essere umano diventa da forte a delicato e fragile, come il soggetto immesso all'interno di un'immagine "precaria", rappresentata con colori evanescenti, corrosi. Anche la scelta del soggetto esprime, da una parte, la sofferenza di uno Stato, quale l'Italia oggi, e la cultura che rappresenta agli occhi dell'intera umanità, dall'altra la sofferenza di chi in questo momento combatte il dolore attraverso il proprio lavoro, la propria fatica, la propria conoscenza. La statua, vestita di mascherina sanitaria, è un tributo a chi oggi agisce nella strenua pienezza delle energie fisiche e morali, forte, sicuro per quanto possibile , coraggioso.